Seguendo il filo logico degli articoli precedenti
oggi tratteremo la SUPERCOMPENSAZIONE.
Cos’è la supercompensazione?
La supercompensazione
fa parte del processo rigenerazione dei tessuti ottenuti dopo un stress che ha
portato alla nascita di microlesioni.
Perché è importante?
Questo processo deve essere sfruttato per poter
superare l’attuale livello.
La super compensazione, come è facile intuire porta
a superare il livello muscolare precedente compensando OLTRE l’attuale stato,
dopo aver sostenuto uno stimolo che abbia diminuito le condizioni dei tessuti
muscolari.
Come si può capire dal grafico, questo processo è
direttamente proporzionato allo stimolo a cui il corpo viene sottoposto, MA se
lo stimolo è troppo elevato il corpo riuscirà a stento a tornare alle
condizioni precedenti e quindi si raggiungerà una fase di stallo. Mentre se lo
stimolo sostenuto non è abbastanza intenso, il processo di recupero attivato
sarà poco propenso a superare la compensazione basale.
L’unico modo per ottenere tale risultato è quindi
avere il giusto stimolo, con la giusta intensità e con il giusto volume.
Ma come capirlo?
È compito dell’allenatore gestire i propri allievi,
conoscendo le loro capacità e su di esse strutturare il programma GIUSTO che
dia i giusti stimoli ed il giusto recupero.
Perché da come si intuisce dallo schema, se il
recupero tra un allenamento e l’altro è troppo breve si rischia di farsi male,
in quanto il corpo non ha ancora ricostruito il tessuto. Se invece l’intervallo
tra una sessione e l’altra è troppo lungo, il processo di super compensazione
si annullerà, perché il corpo non lo ratterrà più opportuno e tornerà all’omeostasi
precedente.
Nessun commento:
Posta un commento