La tanto cara amata e ricercata ipertrofia viene solitamente inseguita utilizzando una sola metodica, vecchia e monotona. Questo errore è comune e diffuso in moltissime palestre e va a disperdere l'entusiasmo degli atleti che la cercano. Per capirne a pieno la scarsità di risultati bisogna prima capire cos'è, e quali sono gli eventi scatenanti.
Ipertrofia muscolare: è l'aumento di volume del muscolo per aumento del volume degli elementi che lo compongono.
Questa è la definizione da dizionario, ma si può anche definire come la risposta biologica a situazioni di stress che "compromettono la salute dell'organismo", questa situazione di stress è ovviamente il bilanciere che solleviamo nel caso del bodybuilding. L'organismo è un sistema in continua evoluzione e per ottenere uno sviluppo ha bisogno di uno stimolo tale da far stimolare uno sviluppo muscolare per esser in grado di superare le situazioni di "pericolo".
Le 4 cause dell’ ipertrofia:
1)aumento grandezza delle proteine
contrattili di base (miofibrille) ottenuto dall’allenamento con carichi sub
massimali(75-85%);
2)sviluppo tessuti connettivi, tendini,
legamenti ottenuto dall’allenamento con carichi massimali-super massimali.
Un'altra via è l’alternanza di velocità rispetto all’esercizio abituale,
rispettando il massimo rom;
3)aumento vascolarizzazione: ottenuto
dall’allenamento della forza resistente e/o della resistenza, con carichi dal
30-50%;
4)aumento del numero di fibre (iperplasia) dovuto alla combinazione dei fattori precedenti. Gli esperti non sono d'accordo se si tratti di un aumento del numero di fibre o di miofibrille o se si tratti delle rotture longitudinali delle fibre a provocare la loro pubblicazione.
Detto questo nella programmazione dell'allenamento è IMPORTANTE VARIARE lo stimolo che viene dato per ovviare all'adattamento fisiologico, senza questo variare in modo GIUSTO e SAPIENTE non si potranno ottenere grandi risultati.
In oltre va intuito il giusto approccio per ogni persona, perché in base alla composizione delle fibre muscolari e alla loro distribuzione in percentuali tra bianche e rosse, ogni soggetto ha risultati migliori seguendo il metodo più appropriato a lui.
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