3 lug 2015

Calisthenics: cenni storici ed origini

Il calisthenics, come la stessa educazione fisica, ha subito un cambiamento nel corso degli anni. Un cambiamento sia sul suo approccio, sia sul piano del suo utilizzo e funzionalità.
Per comprendere a pieno questo sviluppo vanno comprese anche le modifiche del educazione fisica nella storia. L’educazione fisica è sempre stata parte integrante della cultura dell’uomo. La cultura motoria è stato un argomento molto sentito a partire dagli antichi greci e al tempi del sacro romano impero, fino a divenire più marginale ai tempi dei giochi cavallerizzi.
Nell’età moderna, il sorgere della nuova concezione di educazione fisica e il dibattito seguente rivelavano il problema del corpo e del suo valore, della salute, dell’igiene, delle relazioni tra corpo e mente, ma soprattutto del rapporto tra educazione fisica ed educazione intellettuale e morale. Queste problematiche vennero intuite ed affrontate a partire dal Rinascimento ed inserite nei nuovi modelli educativi delle giovani generazioni. I pedagogisti e gli educatori del Rinascimento assegnavano all’educazione il compito di realizzare integralmente l’essenza dell’uomo, non privilegiandone alcun aspetto, ma sviluppandoli ed armonizzandoli tutti in egual misura. Il corpo, conseguentemente, assunse un nuovo significato ed una nuova importanza, perché ritenuto intimamente unito alla vita dell’anima, dell’intelletto fino al punto che l’educazione di quest’ultimo è collegato al corpo.  L’educazione ha il compito di realizzare pienamente la natura e siccome il corpo è parte integrante di questa natura, l’educazione è sia intellettuale che fisica. Quest’ultima si svolge attraverso la ginnastica che come l’istruzione, ha la sua ragion d’essere nella perfettibilità dell’uomo. Vittorino da Feltre fu il primo a intuire come la ginnastica poteva avere un fine pedagogico. Ad accorgersi invece dell’utilizzo su base medica fu Girolamo Mercuriali (1569).
I filosofo inglese John Locke, è considerato il precursore della moderna educazione fisica, fu lui a scrivere la celebre frase “Mens sana in corpore sano”, con la quale anticipa i principi dell’educazione fisica, intellettuale e morale. I principi sono: liberalità, salute fisica e mentale, rispetto per l’infanzia. La salute fisica diventava importantissima per la piena maturazione intellettuale. Da qui l’attenzione che si pose nei confronti di situazioni ed attività che riguardavano la cura del corpo, sia sotto il profilo igienico-sanitario, sia sotto quello dell’addestramento e dell’esercizio fisico. Locke si occupò anche minuziosamente all’interno del processo educativo anche della salute, dei farmaci e dei medicamenti, del moto, della vita all’aria aperta, del vestire, della alimentazione, del sonno e via dicendo. Locke puntava sulla formazione del carattere e attraverso un modello di vita spartano all’indurimento e ad una crescita sana senza concessioni alla fiacchezza. Riassumeva il suo pensiero sull’educazione fisica in poche regole ma essenziali, le quali sono: abbondanza d’aria aperta, di moto e di sonno; vitto semplice; assenza o minima assunzione di vino e bevande forti; poche se non nessuna medicina; abiti non troppo pesanti e stretti; la testa tenuta fresca, i piedi pure abituati all’acqua fredda e all’umidità.
A Dessau il pedagogista Johann Bernard Basedow (1723-1790) fondò nel 1774 una scuola aperta al popolo (Philantropinum), dove accanto all’insegnamento delle materie tradizionali (tedesco, latino, filosofia) introdusse la pratica di giochi all’aperto, di passeggiate, di attività libere. Gli esercizi fisici assunsero, in forma non scientifica e disordinata, un ruolo importante nella formazione della personalità degli alunni. Scopo degli esercizi fisici era la “integrità, sanità, robustezza ed agilità” del corpo e del contatto dell’uomo con la natura.
L’esperienza di Dessau venne ripresa nel 1784 da Johann Cristoph Guts Muths (1759-1839), l’insegnamento della ginnastica non fu più lasciato all’improvvisazione, ma si sviluppò secondo una precisa metodologia. Egli cercò di riportare l’educazione fisica e lo sviluppo fisico ai tempi degli antichi Greci, attraverso l’introduzione del pentathlon (corsa, salto, lotta, lancio del disco e del giavellotto) e la divisione degli alunni in tre squadre a seconda dell’età (bambini, fanciulli, adolescenti).  Muths può essere considerato il primo insegnante ad avere introdotto la ginnastica come parte integrante del processo educativo. La sua opera principale, “La ginnastica per la gioventù”, apparsa nel 1793, è stato il primo esempio di “ginnastica pedagogica”.
A partire dalla prima metà del XIX secolo in Europa si era andato sviluppando l’insegnamento dell’educazione fisica attraverso tre distinti indirizzi espressi da tre differenti scuole: [Mincu]
  1. Militare – tedesca;
  2. medico-igienico – svedese:
  3. educativo-sportivo - inglese
Il maggiore esponente della scuola tedesca fu Friedrich Ludwig Jahn (1778-1852), il quale, ispirato da ideali nazionalistici, fondò a Berlino nell’Hasenheide (brughiera delle lepri) nel 1811 una palestra all’aperto. I giovani che frequentavano la palestra di Jahn avevano come principale finalità la formazione militare per preparare la riscossa del popolo tedesco contro l’esercito napoleonico. Con Jahn la ginnastica acquistò un contenuto popolare, in quanto la sua iniziativa era rivolta a tutti i ceti sociali ed era caratterizzata dalla vita in comune, dalla uniforme unica, dal frugale pasto consumato in comune, dal mutuo insegnamento e dai comuni sentimenti patriottici. I suoi allievi parteciparono con valore alle battaglie contro Napoleone. Il fine principale del metodo di Jahn era l’educazione della volontà attraverso esercizi che tendevano a dare maggiore risaltò all’impegno degli arti superiori, caratterizzando così la scuola ginnastica tedesca.
La scuola svedese o igienica venne fondata da Pehr Henrik Ling (1776-1839), il quale diede vita ad un vasto movimento di diffusione della ginnastica per la cura e la prevenzione delle malattie. Nel 1813 Ling concorse alla fondazione del “Reale Istituto Centrale di Ginnastica” a Stoccolma: una scuola militare per la preparazione degli istruttori di ginnastica per i militari, dove mise a punto il cosiddetto sistema svedese, in seguito conosciuto e praticato in tutto il mondo. Inoltre studiò attentamente i comportamenti fisiologici del corpo durante il movimento e le conseguenze che questi provocavano. “Si evitino quindi nei ragazzi forme patologiche dovute a scarso movimento o ad un confuso sforzo di muscoli”. La scuola svedese accentuò, pertanto, l’impronta del movimento ai fini medici e preventivi. Nella scuola di Ling si impartivano insegnamenti pratici e teorici di anatomia e di fisiologia.
Gli esercizi erano suddivisi in quattro gruppi:
  1. esercizi di base o preparatori per i muscoli del capo, degli arti e del tronco;
  2. esercizi propriamente detti, divisi in cinque prese (in piedi, in ginocchio, supina, sospesa, prona);
  3. esercizi di defaticamento;
  4. esercizi respiratori.
Ling si avvalse anche di attrezzi graduali e valutò le condizioni individuali di chi si accingeva all’apprendimento delle discipline. Partendo da questo principio e adattando gli strumenti alla costituzione umana, li utilizzò anche nella cura di bambini con problemi di postura. Gli sport che egli ritenne maggiormente importanti furono la scherma (sviluppo delle abilità funzionali e di destrezza), l’equitazione (sviluppo della muscolatura degli arti inferiori), nuoto (sport completo).
In francia Georges Demeny (1850-1917), seguace di Ling, fondò la scuola francese, la quale non aveva un modello preciso e si avvalse delle teorie delle altre scuole. Demeny osservò i movimenti degli animali, concludendo che questi, dai pesci ai felini, utilizzano un movimento fluido che permette loro il minimo dispendio energetico. Per questo venne in seguito definito il padre della ginnastica ritmica, anche perché incoraggiava all’uso della musica.
La scuola inglese venne fondata da Thomas Arnold (1795-1842) che nel 1828 iniziò ad organizzare gare nel Collegio di Rugby (da cui deriva il nome del gioco). Arnold, utilizzando lo sport come mezzo di educazione, diede il via a numerose altre manifestazioni sportive, fra le quali la regata tra Oxford e Cambridge. Le qualità positive di questo sistema, che si basava essenzialmente sul fattore sportivo, si espressero al meglio nelle scuole dove i ragazzi venivano educati sia dal punto di vista intellettivo, sia da quello fisico, senza che l’uno prevalesse sull’altro.
Introdotto il percorso storico antecedente e contemporaneo al primo trattato sul calisthenics, il quale risale alla seconda metà del diciottesimo secolo, possiamo concentrare la nostra attenzione unicamente al calisthenics.
Il calisthenics  nasce con l’obbiettivo di promuovere grazia, bellezza e forza, render capaci di star ben eretti perfettamente bilanciati, raggiungendo il naturale equilibrio bilanciando il peso sulle piante dei piedi, a livello fisico, e contemporaneamente, sul piano caratteriale, il rafforzamento delle proprie capacità e la scoperta dei propri limiti. Per ottenere questi vantaggi però non possono essere imminenti ma richiedono tempo e lavoro, soprattutto se antecedute da abitudini posturali errate,  in quanto il corpo ha bisogno di tempo per sviluppare la muscolatura adeguata per rimediare a gli sviluppi errati della muscolatura [Beale-1889]
Muths, uno dei primi autori che trattarono il calisthenics, l’obbiettivo principale era raggiungere uno stato di benessere, inoltre Muths, come si deduce nel suo libro, “Gymnastics for youth, or, A practical guide to healthful and amusing exercises : for the use of schools ; an essay toward the necessary improvement of education, chiefly as it relates to the body”, si batte per promuovere l’esercizio fisico e discrimina, vistosamente, l’oziare e le persone che non sfruttano il dono che è il corpo umano. Si rivolge principalmente ai giovani, ma allo stesso tempo si cerca di spingere i genitori a crescere i figli secondo sani principi, portandolo a divenire un giovane forte e in salute. È fondamentale agire nell’età dello sviluppo per impedire che una volta adulto si trovi in condizioni di squilibri posturali, incapacità di sostenere il naturale equilibrio.
Il calisthenics, dunque, nasce per necessità, necessità di dare, soprattutto alle donne e ai giovani, un metodo per rimanere in salute, per alleviare i problemi e i dolori causati dalla sedentarietà e dall’ozio, un metodo per sviluppare la muscolatura o riportare l’equilibrio naturale del corpo umano. [Fred E. Leonard - 1922]
Gli esercizi di calisthenics si avvicinavano molto a quelli della ginnastica artistica e ritmica, venivano spesso accompagnati da canzoni, o dal canto stesso.
Le esecuzioni erano molto varie, si partiva da esercizi semplici e intuitive, costituiti per lo più da gesti e movimenti di uso quotidiani. Vi erano, inoltre, esercizi contro resistenze esterne, le quali potevano essere zavorre o forze esterne applicate da compagni. La maggior parte degli esercizi con l’uso di zavorre sono i medesimi degli esercizi basilari sopra illustrati. Gli esercizi più pesanti ed evoluti si avvicinano al concetto odierno di calisthenics,seppur in una variante molto più grezza. Comprendono piegamenti sulle gambe, piegamenti sulle braccia, sit-up, altre flessioni e  torsioni del busto per gli addominali, arrampicate sulla fune e trazioni.
Gli esercizi erano suddivisi per la sezione del corpo interessata, dunque vi erano esercizi per le braccia, per il tronco, per gli arti inferiori, per il collo e infine esercizi per tutto il corpo.
Un esempio di esercizi per gli arti superiori è la seguente successione di movimenti: [Bale -1889]
1.      flessione dell’avambraccio sul braccio;
2.      distensione  delle braccia sul capo portando le mani il più vicino possibile;
3.      adduzione delle braccia portandole a formare un angolo retto con il corpo;
4.      adduzione frontale delle braccia portando i palmi a contatto all’altezza delle spalle;
5.       retroposizione delle braccia portandole più indietro possibile con i palmi rivolti in direzione opposta.

     Questo tipo di esercizi e gesti motori erano studiati per i giovani e le donne che non avevano possibilità di sviluppare le proprie capacità motorie e volevano evitare il regredire delle loro funzionalità muscolo-scheletriche.
Gli esercizi più evoluti, con un maggior interessamento muscolare, che richiedevano un notevole uso della forza per vincere la resistenza costituita dal proprio peso corporeo. 
Alla sua nascita l’obbiettivo del calisthenics era quello di rendere le persone più forti e vigorose, che esprimessero forza e salute semplicemente vedendole. Una popolazione di persone che si sarebbero ammalate meno facilmente, in grado di adempiere al proprio ruolo comunitario. Gli esercizi sono molto vari per rispondere a ogni tipo di soggetto e per agevolare il loro compito nella società.

Oggi il calisthenics viene riconosciuto come tale solo per le sue varianti più complesse, evolute negli anni in figure simili a quelle presenti nella ginnastica artistica, adattati  in esercizi muscolari e non solo in figure isometriche.
Lo Street Workout o allenamento da strada, è solo una piccola parte del mondo del calisthenics, ma ad oggi è la sola branca davvero identificata in questa disciplina, anche se questa è molto più ampia comprendendo anche gli esercizi posturali trattati dal diciottesimo secolo.
 L’esecuzione dei suoi esercizi è totalmente a corpo libero o tutt'al più con l’aggiunta di zavorre che non alterino il gesto, eseguito perlopiù nei parchi attrezzati di parallele, spalliera e di sbarra per trazioni. Questo tipo di allenamento consiste nell'eseguire acrobazie, dette skills, propedeuticamente più complicate, a seconda del livello di preparazione.
Il concetto odierno di calisthenics si riferisce dunque ad un tipo di allenamento estremamente intenso, costituito da esercizi con un tasso di difficoltà sempre più crescente, ma al contempo è una tipologia di allenamento adatta a tutti. Gli esercizi che l’hanno reso popolare sono estremamente complicati ma, in realtà, sono semplicemente le evoluzioni degli esercizi basilari, condivisi anche in altre metodiche di allenamento, come il BodyBuilding o il CrossFit.
Facendo parte dell’allenamento funzionale, il calisthenics può esser definito un processo, paragonabile ad un fiume che scorre, quindi non è stabile e fermo come uno stagno. Come un fiume si può raggiungere la fine soltanto attraversandolo per tutta la sua lunghezza.
A render famoso il calisthenics furono i video pubblicati su youtube da atleti come Hannibal for King, grazie al quale da il via a una conversione di molti atleti, facendoli cambiare metodiche d’allenamento. Questo fenomeno si propagò da subito in America ed in Australia, ma ebbe una rapida espansione in tutto il mondo.
L’obbiettivo principale del calisthenics odierno è lo sviluppo della forza, della velocità, della potenza, della resistenza, delle capacità coordinative, della flessibilità e della mobilità articolare. Lo sviluppo della muscolatura, l’incremento delle difese immunitarie, l’allineamento del naturale assetto corporeo e la fortificazione del carattere sono semplici conseguenze, che l’allenatore e il preparatore atletico non deve mai dimenticare.
In Italia Umberto Miletto fu uno dei primi a parlare di questi sistemi di allenamento grazie al suo sito: pitbulltraining. Anche nel pitbull training, come nello street workout, vengono considerati solo gli esercizi più complessi ed evoluti.

Per passare dagli esercizi dei livelli inferiori ad esercizi con un elevato livello di difficoltà ci si sposta di mese in mese, valutando i progressi ed adeguarli alla nuova condizione, con questo modo 

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