Il calisthenics,
come la stessa educazione fisica, ha subito un cambiamento nel corso degli
anni. Un cambiamento sia sul suo approccio, sia sul piano del suo utilizzo e
funzionalità.
Per comprendere
a pieno questo sviluppo vanno comprese anche le modifiche del educazione fisica
nella storia. L’educazione fisica è sempre stata parte integrante della cultura
dell’uomo. La cultura motoria è stato un argomento molto sentito a partire
dagli antichi greci e al tempi del sacro romano impero, fino a divenire più
marginale ai tempi dei giochi cavallerizzi.
Nell’età
moderna, il sorgere della nuova concezione di educazione fisica e il dibattito
seguente rivelavano il problema del corpo e del suo valore, della salute,
dell’igiene, delle relazioni tra corpo e mente, ma soprattutto del rapporto tra
educazione fisica ed educazione intellettuale e morale. Queste problematiche
vennero intuite ed affrontate a partire dal Rinascimento ed inserite nei nuovi
modelli educativi delle giovani generazioni. I pedagogisti e gli educatori del
Rinascimento assegnavano all’educazione il compito di realizzare integralmente
l’essenza dell’uomo, non privilegiandone alcun aspetto, ma sviluppandoli ed
armonizzandoli tutti in egual misura. Il corpo, conseguentemente, assunse un
nuovo significato ed una nuova importanza, perché ritenuto intimamente unito
alla vita dell’anima, dell’intelletto fino al punto che l’educazione di
quest’ultimo è collegato al corpo.
L’educazione ha il compito di realizzare pienamente la natura e siccome
il corpo è parte integrante di questa natura, l’educazione è sia intellettuale
che fisica. Quest’ultima si svolge attraverso la ginnastica che come
l’istruzione, ha la sua ragion d’essere nella perfettibilità dell’uomo.
Vittorino da Feltre fu il primo a intuire come la ginnastica poteva avere un
fine pedagogico. Ad accorgersi invece dell’utilizzo su base medica fu Girolamo
Mercuriali (1569).
I filosofo inglese John Locke, è considerato il precursore della moderna
educazione fisica, fu lui a scrivere la celebre frase “Mens sana in corpore
sano”, con la quale anticipa i principi dell’educazione fisica, intellettuale e
morale. I principi sono: liberalità, salute fisica e mentale, rispetto per
l’infanzia. La salute fisica diventava importantissima per la piena maturazione
intellettuale. Da qui l’attenzione che si pose nei confronti di situazioni ed
attività che riguardavano la cura del corpo, sia sotto il profilo
igienico-sanitario, sia sotto quello dell’addestramento e dell’esercizio
fisico. Locke si occupò anche minuziosamente all’interno del processo educativo
anche della salute, dei farmaci e dei medicamenti, del moto, della vita
all’aria aperta, del vestire, della alimentazione, del sonno e via dicendo.
Locke puntava sulla formazione del carattere e attraverso un modello di vita
spartano all’indurimento e ad una crescita sana senza concessioni alla
fiacchezza. Riassumeva il suo pensiero sull’educazione fisica in poche regole
ma essenziali, le quali sono: abbondanza d’aria aperta, di moto e di sonno;
vitto semplice; assenza o minima assunzione di vino e bevande forti; poche se
non nessuna medicina; abiti non troppo pesanti e stretti; la testa tenuta
fresca, i piedi pure abituati all’acqua fredda e all’umidità.
A Dessau il pedagogista Johann Bernard Basedow (1723-1790) fondò nel 1774
una scuola aperta al popolo (Philantropinum), dove accanto all’insegnamento
delle materie tradizionali (tedesco, latino, filosofia) introdusse la pratica
di giochi all’aperto, di passeggiate, di attività libere. Gli esercizi fisici
assunsero, in forma non scientifica e disordinata, un ruolo importante nella
formazione della personalità degli alunni. Scopo degli esercizi fisici era la
“integrità, sanità, robustezza ed agilità” del corpo e del contatto dell’uomo
con la natura.
L’esperienza di Dessau venne ripresa nel 1784 da Johann Cristoph Guts
Muths (1759-1839), l’insegnamento della ginnastica non fu più lasciato
all’improvvisazione, ma si sviluppò secondo una precisa metodologia. Egli cercò
di riportare l’educazione fisica e lo sviluppo fisico ai tempi degli antichi
Greci, attraverso l’introduzione del pentathlon (corsa, salto, lotta, lancio
del disco e del giavellotto) e la divisione degli alunni in tre squadre a
seconda dell’età (bambini, fanciulli, adolescenti). Muths può essere considerato il primo
insegnante ad avere introdotto la ginnastica come parte integrante del processo
educativo. La sua opera principale, “La
ginnastica per la gioventù”, apparsa nel 1793, è stato il primo esempio di
“ginnastica pedagogica”.
A partire dalla prima metà del XIX secolo in Europa si era andato
sviluppando l’insegnamento dell’educazione fisica attraverso tre distinti
indirizzi espressi da tre differenti scuole: [Mincu]
- Militare – tedesca;
- medico-igienico – svedese:
- educativo-sportivo - inglese
Il maggiore esponente della scuola tedesca fu Friedrich Ludwig Jahn
(1778-1852), il quale, ispirato da ideali nazionalistici, fondò a Berlino
nell’Hasenheide (brughiera delle lepri) nel 1811 una palestra all’aperto. I
giovani che frequentavano la palestra di Jahn avevano come principale finalità
la formazione militare per preparare la riscossa del popolo tedesco contro
l’esercito napoleonico. Con Jahn la ginnastica acquistò un contenuto popolare,
in quanto la sua iniziativa era rivolta a tutti i ceti sociali ed era
caratterizzata dalla vita in comune, dalla uniforme unica, dal frugale pasto
consumato in comune, dal mutuo insegnamento e dai comuni sentimenti
patriottici. I suoi allievi parteciparono con valore alle battaglie contro Napoleone.
Il fine principale del metodo di Jahn era l’educazione della volontà attraverso
esercizi che tendevano a dare maggiore risaltò all’impegno degli arti
superiori, caratterizzando così la scuola ginnastica tedesca.
La scuola svedese o igienica venne fondata da Pehr Henrik Ling
(1776-1839), il quale diede vita ad un vasto movimento di diffusione della
ginnastica per la cura e la prevenzione delle malattie. Nel 1813 Ling concorse
alla fondazione del “Reale Istituto Centrale di Ginnastica” a Stoccolma: una
scuola militare per la preparazione degli istruttori di ginnastica per i
militari, dove mise a punto il cosiddetto sistema svedese, in seguito
conosciuto e praticato in tutto il mondo. Inoltre studiò attentamente i
comportamenti fisiologici del corpo durante il movimento e le conseguenze che
questi provocavano. “Si evitino quindi nei ragazzi forme patologiche dovute a
scarso movimento o ad un confuso sforzo di muscoli”. La scuola svedese
accentuò, pertanto, l’impronta del movimento ai fini medici e preventivi. Nella
scuola di Ling si impartivano insegnamenti pratici e teorici di anatomia e di
fisiologia.
Gli esercizi erano suddivisi in quattro gruppi:
- esercizi di base o preparatori per i muscoli del capo, degli arti e del tronco;
- esercizi propriamente detti, divisi in cinque prese (in piedi, in ginocchio, supina, sospesa, prona);
- esercizi di defaticamento;
- esercizi respiratori.
Ling si avvalse anche di attrezzi graduali e valutò le condizioni
individuali di chi si accingeva all’apprendimento delle discipline. Partendo da
questo principio e adattando gli strumenti alla costituzione umana, li utilizzò
anche nella cura di bambini con problemi di postura. Gli sport che egli ritenne
maggiormente importanti furono la scherma (sviluppo delle abilità funzionali e
di destrezza), l’equitazione (sviluppo della muscolatura degli arti inferiori),
nuoto (sport completo).
In francia Georges Demeny (1850-1917), seguace di Ling, fondò la scuola
francese, la quale non aveva un modello preciso e si avvalse delle teorie delle
altre scuole. Demeny osservò i movimenti degli animali, concludendo che questi,
dai pesci ai felini, utilizzano un movimento fluido che permette loro il minimo
dispendio energetico. Per questo venne in seguito definito il padre della
ginnastica ritmica, anche perché incoraggiava all’uso della musica.
La scuola inglese venne fondata da Thomas Arnold (1795-1842) che nel 1828
iniziò ad organizzare gare nel Collegio di Rugby (da cui deriva il nome del
gioco). Arnold, utilizzando lo sport come mezzo di educazione, diede il via a
numerose altre manifestazioni sportive, fra le quali la regata tra Oxford e
Cambridge. Le qualità positive di questo sistema, che si basava essenzialmente
sul fattore sportivo, si espressero al meglio nelle scuole dove i ragazzi
venivano educati sia dal punto di vista intellettivo, sia da quello fisico,
senza che l’uno prevalesse sull’altro.
Introdotto il
percorso storico antecedente e contemporaneo al primo trattato sul
calisthenics, il quale risale alla seconda metà del diciottesimo secolo,
possiamo concentrare la nostra attenzione unicamente al calisthenics.
Il
calisthenics nasce con l’obbiettivo di
promuovere grazia, bellezza e forza, render capaci di star ben eretti
perfettamente bilanciati, raggiungendo il naturale equilibrio bilanciando il
peso sulle piante dei piedi, a livello fisico, e contemporaneamente, sul piano
caratteriale, il rafforzamento delle proprie capacità e la scoperta dei propri
limiti. Per ottenere questi vantaggi però non possono essere imminenti ma
richiedono tempo e lavoro, soprattutto se antecedute da abitudini posturali
errate, in quanto il corpo ha bisogno di
tempo per sviluppare la muscolatura adeguata per rimediare a gli sviluppi
errati della muscolatura [Beale-1889]
Muths, uno dei
primi autori che trattarono il calisthenics, l’obbiettivo principale era
raggiungere uno stato di benessere, inoltre Muths, come si deduce nel suo
libro, “
, si batte per promuovere
l’esercizio fisico e discrimina, vistosamente, l’oziare e le persone che non
sfruttano il dono che è il corpo umano. Si rivolge principalmente ai giovani,
ma allo stesso tempo si cerca di spingere i genitori a crescere i figli secondo
sani principi, portandolo a divenire un giovane forte e in salute. È
fondamentale agire nell’età dello sviluppo per impedire che una volta adulto si
trovi in condizioni di squilibri posturali, incapacità di sostenere il naturale
equilibrio.
Il calisthenics,
dunque, nasce per necessità, necessità di dare, soprattutto alle donne e ai
giovani, un metodo per rimanere in salute, per alleviare i problemi e i dolori
causati dalla sedentarietà e dall’ozio, un metodo per sviluppare la muscolatura
o riportare l’equilibrio naturale del corpo umano. [Fred E. Leonard - 1922]
Gli esercizi di calisthenics si avvicinavano molto a quelli della ginnastica artistica e ritmica, venivano spesso accompagnati da canzoni, o dal canto stesso.
Le esecuzioni erano molto varie, si partiva da esercizi semplici e intuitive, costituiti per lo più da gesti e movimenti di uso quotidiani. Vi erano, inoltre, esercizi contro resistenze esterne, le quali potevano essere zavorre o forze esterne applicate da compagni. La maggior parte degli esercizi con l’uso di zavorre sono i medesimi degli esercizi basilari sopra illustrati. Gli esercizi più pesanti ed evoluti si avvicinano al concetto odierno di calisthenics,seppur in una variante molto più grezza. Comprendono piegamenti sulle gambe, piegamenti sulle braccia, sit-up, altre flessioni e torsioni del busto per gli addominali, arrampicate sulla fune e trazioni.
Gli esercizi di calisthenics si avvicinavano molto a quelli della ginnastica artistica e ritmica, venivano spesso accompagnati da canzoni, o dal canto stesso.
Le esecuzioni erano molto varie, si partiva da esercizi semplici e intuitive, costituiti per lo più da gesti e movimenti di uso quotidiani. Vi erano, inoltre, esercizi contro resistenze esterne, le quali potevano essere zavorre o forze esterne applicate da compagni. La maggior parte degli esercizi con l’uso di zavorre sono i medesimi degli esercizi basilari sopra illustrati. Gli esercizi più pesanti ed evoluti si avvicinano al concetto odierno di calisthenics,seppur in una variante molto più grezza. Comprendono piegamenti sulle gambe, piegamenti sulle braccia, sit-up, altre flessioni e torsioni del busto per gli addominali, arrampicate sulla fune e trazioni.
Gli esercizi
erano suddivisi per la sezione del corpo interessata, dunque vi erano esercizi
per le braccia, per il tronco, per gli arti inferiori, per il collo e infine
esercizi per tutto il corpo.
Un esempio di
esercizi per gli arti superiori è la seguente successione di movimenti: [Bale -1889]
1.
flessione dell’avambraccio sul braccio;
2.
distensione delle braccia sul capo portando le mani il
più vicino possibile;
3.
adduzione delle braccia portandole a
formare un angolo retto con il corpo;
4.
adduzione frontale delle braccia
portando i palmi a contatto all’altezza delle spalle;
5. retroposizione
delle braccia portandole più indietro possibile con i palmi rivolti in
direzione opposta.
Questo tipo di
esercizi e gesti motori erano studiati per i giovani e le donne che non avevano
possibilità di sviluppare le proprie capacità motorie e volevano evitare il
regredire delle loro funzionalità muscolo-scheletriche.
Gli esercizi più
evoluti, con un maggior interessamento muscolare, che richiedevano un notevole
uso della forza per vincere la resistenza costituita dal proprio peso corporeo.
Alla sua nascita
l’obbiettivo del calisthenics era quello di rendere le persone più forti e
vigorose, che esprimessero forza e salute semplicemente vedendole. Una
popolazione di persone che si sarebbero ammalate meno facilmente, in grado di
adempiere al proprio ruolo comunitario. Gli esercizi sono molto vari per
rispondere a ogni tipo di soggetto e per agevolare il loro compito nella
società.
Oggi il
calisthenics viene riconosciuto come tale solo per le sue varianti più
complesse, evolute negli anni in figure simili a quelle presenti nella
ginnastica artistica, adattati in
esercizi muscolari e non solo in figure isometriche.
Lo Street Workout o allenamento da strada, è solo una
piccola parte del mondo del calisthenics, ma ad oggi è la sola branca davvero
identificata in questa disciplina, anche se questa è molto più ampia
comprendendo anche gli esercizi posturali trattati dal diciottesimo secolo.
L’esecuzione
dei suoi esercizi è totalmente a corpo libero o tutt'al più con l’aggiunta di
zavorre che non alterino il gesto, eseguito perlopiù nei parchi attrezzati di
parallele, spalliera e di sbarra per trazioni. Questo tipo di allenamento
consiste nell'eseguire acrobazie, dette skills, propedeuticamente più
complicate, a seconda del livello di preparazione.
Il concetto odierno di calisthenics si riferisce
dunque ad un tipo di allenamento estremamente intenso, costituito da esercizi
con un tasso di difficoltà sempre più crescente, ma al contempo è una tipologia
di allenamento adatta a tutti. Gli esercizi che l’hanno reso popolare sono
estremamente complicati ma, in realtà, sono semplicemente le evoluzioni degli
esercizi basilari, condivisi anche in altre metodiche di allenamento, come il
BodyBuilding o il CrossFit.
Facendo parte dell’allenamento funzionale, il
calisthenics può esser definito un processo, paragonabile ad un fiume che
scorre, quindi non è stabile e fermo come uno stagno. Come un fiume si può
raggiungere la fine soltanto attraversandolo per tutta la sua lunghezza.
A render famoso il calisthenics furono i video pubblicati
su youtube da atleti come Hannibal for King, grazie al quale da il via a una
conversione di molti atleti, facendoli cambiare metodiche d’allenamento. Questo
fenomeno si propagò da subito in America ed in Australia, ma ebbe una rapida
espansione in tutto il mondo.
L’obbiettivo
principale del calisthenics odierno è lo sviluppo della forza, della velocità,
della potenza, della resistenza, delle capacità coordinative, della
flessibilità e della mobilità articolare. Lo sviluppo della muscolatura, l’incremento
delle difese immunitarie, l’allineamento del naturale assetto corporeo e la
fortificazione del carattere sono semplici conseguenze, che l’allenatore e il
preparatore atletico non deve mai dimenticare.
In Italia
Umberto Miletto fu uno dei primi a parlare di questi sistemi di allenamento
grazie al suo sito: pitbulltraining. Anche nel pitbull training, come nello
street workout, vengono considerati solo gli esercizi più complessi ed evoluti.
Per passare dagli esercizi dei livelli inferiori ad esercizi con un
elevato livello di difficoltà ci si sposta di mese in mese, valutando i
progressi ed adeguarli alla nuova condizione, con questo modo
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